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Nebbiolo Prunent

Azienda Vitivinicola Edoardo Patrone

€ 0.00


Il Nebbiolo è un vitigno autoctono a bacca nera del Piemonte (Italia), considerato di pregio e adatto per vini da invecchiamento di alta qualità (D.O.C. e D.O.C.G.). È coltivato soprattutto nelle colline di Langhe-Roero, quindi in alcune zone del Monferrato, Canavese, Astigiano ed infine nel Vercellese-Novarese (col nome di Spanna e in Val d’Ossola nell’estremo nord Piemonte con il nome di “Prünent”. Ne è autorizzata anche una parziale coltivazione anche in alcune regioni limitrofe del Piemonte, quali Lombardia (in Valtellina, con il nome di Chiavennasca) e in Provincia di Varese (IGT Ronchi Varesini), in Valle d'Aosta (col nome di Picotener, Picotendre o Picotendro), e alcune zone della Sardegna (Luras). È coltivato anche in una piccola zona dell'Umbria, a Marsciano. Viene inoltre utilizzato anche per la vinificazione e l'assemblaggio di alcuni vini in Abruzzo e Basilicata, mentre all'estero esistono alcune coltivazioni in vari paesi, tuttavia con risultati non sempre soddisfacenti. Altri sinonimi del vitigno possono essere: Nebiolo, Prunenta, Brunenta, Marchesana, Martesana, Melasca, più altri vitigni cloni denominati Lampia, Michet, Rosé, Bolla.

Il produttore

Azienda Vitivinicola Edoardo Patrone

Borgata Baceno, 51, 28845 Domodossola VB, Italia



Nel cuore delle Alpi Lepontine la tradizione vitivinicola è presente da più di 700 anni. Grazie alle Alpi che circondano e proteggono la Val d’Ossola, é un luogo dove la viticoltura puó dare notevoli risultati. Il Prünent, ecotipo autoctono di Nebbiolo, si é adattato per raggiungere il giusto adattamento pedoclimatico. Tutt’oggi la coltivatione tipica è a pergola, localmente chiamata Topia, la quale sorge su grandi monoliti di sasso ricavati dalle cave locali. Con questo sesto d’allevamento tradizionale i nostri avi hanno trovato il modo di ottenere grandi risultati sia di produzione che di resistenza. Infatti i principali problemi come gelate tardive e animali selvatici, grazie alla Topia, riescono ad essere ridotte al minimo. Inoltre permette di lavorare tranquillamente sotto l’ombra durante le caldi estati. A differenza di molte zone viticole, in Val d’Ossola l’uso dell’inerbimento é una pratica comune poiché grazie alle forti nevicate invernali si ha una buona quantità di risorse idriche per l’estate in modo da lasciare difficilmente in stress la pianta.